domenica 4 ottobre 2015

Una domenica variabile.

Era una domenica mattina. Una mattina di maggio nella quale il sole splendeva alto nel cielo, che era celeste con qualche sprazzo di nuvole bianche qua e là, le quali rendevano armonioso tutto il paesaggio. Si udivano gli uccellini cinguettare e le campane della chiesa ridondare su tutto il piccolo paesino. Qui tirava un leggero e piacevole vento che proveniva dalle montagne, le quali erano visibili in lontananza. Gli abitanti erano riversati nel piccolo mercato in centro, centinaia di voci provenivano da quel groviglio di persone. Il paesino era in festa.
Carl era già sveglio, non poteva dormire in una giornata come quella. Non importava se il suo unico giorno libero era la domenica, perché quella mattina si era svegliato felice, contento ed impaziente di affrontare quella mattinata domenicale magica.
Si era lavato e vestito, poi aveva fatto colazione... infine era uscito fuori, assaporando il buon odore della primavera. Lui amava stare in compagnia dei suoi compaesani, era come se fossero tutti una grande famiglia.
Era andato al mercato ed aveva fatto un po' di compere, ad esempio aveva comprato della verdura fresca per il pranzo, poi una bella camicia che avrebbe utilizzato appena ne avesse avuto l'opportunità. Veniva salutato e salutava tutti. Gli piaceva quando accadeva, lo faceva sentire bene con se stesso e con gli altri. Aveva anche incontrato un amico di famiglia, con il quale si era messo d'accordo per la domenica successiva: avrebbero tutti pranzato da lui. Avrebbe dovuto avvisare sua moglie, non appena fosse rincasato.
Si era diretto in piazza ed aveva deciso di sorseggiare un caffè in compagnia degli anziani signori che puntualmente ogni domenica mattina erano lì, in una specie di riunione tra amici di vecchia data. Anche per loro ogni domenica era una festa, più degli altri giorni. Nessuno sapeva darsi una spiegazione logica e razionale, ma di domenica erano tutti più felici e tranquilli.
Era come se il settimo giorno della settimana tutti i problemi sparissero, tutti i litigi si risolvessero ed in più era come se tutto il cibo fosse più buono. La domenica aveva il gusto della vittoria, in tutti i sensi possibili.
Ma si sa, il tempo è variabile, soprattutto a maggio... così da un momento all'altro il sole si era ritirato dietro a delle nuvole nere, che erano arrivate dalle montagne ed avevano sostituito le belle e candide nuvole bianche di prima. Gli uccellini avevano smesso di cinguettare, e tutti stavano correndo per rifugiarsi nelle proprie abitazioni: stava arrivando un forte temporale. Carl, finito il caffè, si stava dirigendo verso casa.
Ma nonostante ciò, l'umore dei cittadini e di Carl non era minimamente cambiato. La nuova situazione aveva portato via alcune gioie presenti fino a
poco prima, ma in compenso aveva portato un odore unico, quello della pioggia in una mattina di primavera, ed un suono ancor più fantastico. Così inaspettata eppure così bella, la tempesta. Era un doppio guadagno per tutti quel giorno, perché in una sola mattinata avevano potuto assistere a due aspetti completamente diversi tra loro del clima.
Carl era ormai rientrato in casa, un po' bagnato ma con tutte le compere salve. Aveva raccontato alla moglie l'accaduto, ed entrambi stavano sorridendo. Niente avrebbe potuto portare via il sorriso che presenziava sul volto degli abitanti di quel paesino, compreso quello di Carl e di sua moglie. Inoltre lei aveva dato il consenso per il pranzo della domenica successiva, erano entrambi impazienti e felici dell'invito. Carl aveva un motivo in più per esserlo: aveva già trovato il giorno nel quale utilizzare la sua nuova camicia.
Insieme marito e moglie avevano preparato il pranzo. Poi l'avevano consumato e si erano accomodati nel loro salotto, sul divano. Avevano voglia di rilassarsi e magari di godersi un buon film. Il suono della pioggia battente risuonava ancora, era come una ninnananna.
Arrivata la sera, Carl e sua moglie erano intenti a giocare ad un gioco da tavolo, che entrambi amavano. Durante il film si erano appisolati, si erano risvegliati solo da poco e mentre si intrattenevano, stavano pensando a cosa mangiare per cena. Nessuno dei due aveva particolarmente fame, così avevano optato per un'insalatina leggera.
Finito di giocare si erano messi a preparare l'insalata, ma nel mentre la pioggia pian piano andava cessando... il temporale aveva lasciato un'aria fresca ed umida.
Dopo la cena, c'era ben poco altro da fare... quella domenica stava per finire, quel giorno in particolare non sarebbe ritornato mai più... ma era stato magico! Tutti in quella giornata si erano concessi una pausa dal mondo frenetico che circondava la popolazione ogni giorno. La giornata era stata una delle più tranquille e rilassanti che Carl avesse mai vissuto. In realtà non aveva combinato granché, ma non gli importava questo: quel che contava è che fosse stato bene. Anzi, era stato più che bene.  Marito e moglie speravano che ci fossero state altre giornate simili in futuro. Ma intanto la notte si avvicinava, così come anche il lunedì... Carl e sua moglie si stavano preparando per la notte. Al contrario del resto della giornata, quella notte sarebbe stata un po' triste... stavano per lasciare una giornata pressoché perfetta, che stava lasciando il posto alla solita routine quotidiana.
Carl si era infilato a letto, sperava almeno di sognare belle cose nella notte che lo attendeva. In questo modo, la mattina seguente sarebbe stata meno monotona.
Poi aveva chiuso gli occhi. Lentamente il sonno aveva preso il controllo, e così si era addormentato.
Il paesaggio della mattina ora era tutto scuro e bagnato. nessun rumore se non il solito venticello che soffiava perennemente. Inoltre quasi tutti dormivano... paradossalmente quando le persone la mattina erano tranquille, il paesaggio era movimentato e instabile... viceversa la notte accadeva l'esatto contrario: le persone si sentivano instabili e movimentate dentro perché la domenica di festa stava terminando, mentre il paesaggio appariva calmo e tranquillo, e dopo la tempesta ancora di più.
Che strana che è la vita.

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