giovedì 24 settembre 2015

I segreti della notte.

Stava calando la notte. Preston e Vicky si trovavano in un bosco, e stava diluviando. Correvano, in cerca di un qualsiasi riparo da quella tempesta. Si erano allontanati dal loro gruppo per avere un po' di privacy, ma poi si erano persi. Non avrebbero mai creduto che sarebbe potuto piovere in quel modo, ed infatti la tempesta li aveva colti di sorpresa. Eppure le previsioni davano bel tempo almeno fino al giorno dopo... era strano.
Il percorso era pieno di pozzanghere e si sentiva il rumore dei passi dei due ragazzi. L'acqua schizzava dappertutto, e non solo dalle pozze ma anche dagli alberi: la pioggia era così forte che la copertura naturale creata dai rami e dalle foglie veniva quasi del tutto annullata. Inoltre c'era un fortissimo vento che tirava da destra, il quale rendeva la pioggia ancor più fastidiosa. Il paesaggio, quando era giorno e c'era bel  tempo, era mozzafiato: da un lato c'era un enorme dirupo , dal quale a valle proseguiva il grande bosco, mentre dall'altro lato c'erano alberi e cespugli a non finire. Inoltre nel bosco c'erano vari percorsi, e quello che stavano percorrendo Preston e Vicky era il più vicino al dirupo. Ma in quel momento ai due ragazzi non importava del paesaggio. Volevano solo trovare un riparo, ed in fretta. Erano ancora intenti a correre, ma niente... in fondo, chi avrebbe costruito una casa in un bosco, per di più vicino ad un dirupo? Avevano deciso di addentrarsi nel bosco sperando di riuscire ad uscirne, prima o poi. Ma dopo pochi metri, si erano sorpresi notando poco più in là una casetta di legno. Si vedeva che era antica. Non solo dal legno con cui era edificata, ma anche dal fatto che per una parte era coperta di edera rampicante.
I due si erano guardati per un attimo in faccia, poi insieme avevano deciso di andare verso la porta dell'abitazione. Erano felici di averla trovata.
Avevano bussato, ma niente. Ci avevano provato di nuovo, ma ancora nessuna risposta. Allora Preston stava per provare ad aprire la porta, ma appena aveva avvicinato la mano alla maniglia, pian piano la porta si era aperta... i due ragazzi si erano guardati ancora per un attimo in faccia, ma per il momento erano scappati dentro e avevano chiuso la porta.
Chi li aveva aperti? Lì dentro era completamente buio. Solo qualche lampo ogni tanto illuminava l'ambiente. L'unica stanza della casetta era abbastanza grande, ma appunto era l'unica.
Stavano vagando per la stanza, in cerca di qualcosa... poi Vicky aveva trovato una candela. Era su di un tavolo. Preston si stava avvicinando a lei, ma il suo piede aveva pestato qualcosa. Era una scatola semi-vuota di fiammiferi! Allora subito i due avevano provato ad accendere la candela. Al secondo tentativo, la candela si era accesa.
Si erano girati per guardare finalmente dove erano finiti: era una stanza con due
finestre, una a sinistra ed una di fronte. c'era un vecchio tavolo di legno sotto la prima finestra ed una sedia antica sotto l'altra. nell'angolo in mezzo alle due finestre poi, era presente un armadio a due ante, ben tenuto ma sempre antico. Dall'altra parte della stanza invece, un letto singolo tutto rovinato con un comodino di fianco. Mentre nell'angolo in basso a destra c'era una grande libreria, piena di libri e di fogli. In realtà, di fogli ce n'erano tanti anche a terra... e sul tavolo... e sul letto. Nel complesso faceva un po' paura, aggiungendoci anche la pioggia, i lampi, i tuoni ed il fatto che era notte fonda. Ma sembrava una casetta senza pericolo.
Avrebbero aspettato lì finché il temporale fosse passato. Dopodiché avrebbero provato a tornare dagli altri.
Intanto stavano esplorando un po' meglio la stanza... avevano iniziato ad esaminare tutti quei fogli sparsi per tutta la camera. Il primo riportava una notizia strana... era un articolo su di un certo "Jeff Rellik", che era uno scienziato il quale aveva subito un incidente nel suo laboratorio. Cosa ci faceva lì quella notizia?
Continuando ad esaminare, trovarono un'altra inquietante notizia: "Trapianto di occhio al rinomato scienziato Jeff Rellik andato male. L'uomo, dopo un incidente nel suo laboratorio a Denver, aveva subito un danno permanente all'occhio sinistro". Guardando meglio, tutti i foglietti erano articoli di giornale tagliuzzati con notizie riguardanti questo scienziato... TUTTI. Ne avevano preso un altro un po' più grande: "Jeff Rellik Occhio di Vetro è impazzito. Presto sarà trasferito all'ospedale psichiatrico House Elizabeth A PhD"
La situazione iniziava a diventare molto inquietante. Di chi era quella casa? E perché c'erano quelle notizie proprio lì? Ma Preston e Vicky stavano continuando a leggere quegli articoli, e presto avevano avuto le risposte a queste domande. Un altro recitava "Dan Rellik, figlio del famoso Jeff ormai in ospedale psichiatrico da due anni, ha finalmente acquisito dal padre tutte le proprietà: la casa di famiglia, la casetta nel bosco ed il terreno a Fort Collins. Ma mai una volta si è visto Dan andare a trovare il padre in ospedale".
Rimasero sconvolti. La casetta di cui parlava l'articolo era di sicuro quella nella quale erano loro in quel momento, altrimenti non potevano spiegarsi tutti quei fogli lì. Ed apparteneva prima a Jeff, poi a Dan. Non era il massimo sapere che si trovavano nella casa del figlio di un pazzo. Ma in fondo al momento era disabitata e loro dovevano restarci solo per una notte, inoltre la porta era già aperta. Nessuno si sarebbe accorto della loro permanenza in quel luogo.
Però su tutti gli articoli era asportata la data, quindi non si poteva sapere a quando risalivano... forse a 10 anni fa, forse di più. O forse di meno.
Ma un' ultima, impressionante notizia cambiò il futuro di quella nottata.
Essa recitava: "Jeff Rellik è fuggito. Stamattina una guardia ha trovato la sua camera vuota. La polizia sta indagando sull'accaduto."
Preston e Vicky erano sbiancati in volto. Volevano andare via da quella casa. Ma fuori il temporale ancora risuonava forte. Stavano cercando qualcosa per coprirsi, magari nell'armadio avrebbero potuto trovare una giacca, un ombrello o cose simili.
Stavano aprendo il vecchio armadio, ma appena avevano solo spostato di pochi centimetri le ante qualcosa era caduto. Una pallina di vetro era rotolata fino ad un piede di Vicky. Poi aprirono tutte le ante.
La visione che avevano avuto li scioccò. Un cadavere ormai putrefatto giaceva all'interno di quell'armadio. Era il cadavere di Jeff Rellik. I ragazzi urlavano di paura. Intanto un odore indescrivibile aveva inondato prima i due ragazzi, poi tutta la camera.
Preston e Vicky non avevano perso tempo: avevano spalancato la porta di entrata ed erano scappati via, incuranti del temporale che imperversava. Correvano velocissimi lontani da quell'incubo. Volevano solo ritrovare il loro gruppo.
Spostavano un cespuglio. Poi un altro. Poi il vuoto.
Per la foga di fuggire, erano precipitati giù per il burrone.
Quella notte, i due ragazzi non erano più tornati dai loro amici. Quella notte, tutto d'un tratto il cielo si era rischiarito, mostrando la luminosa luna e le tante stelle che lo costellavano.

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