venerdì 25 settembre 2015

Parti e non fermarti mai.

Ero in metró, diretta a lavoro. Stavo leggendo una rivista di gossip che avevo acquistato in un'edicola, la quale si trovava poco prima della fermata. L'avevo presa perché la modella in copertina aveva il mio stesso nome... Brittany. Di fianco a me c'era un'anziana signora, sulla settantina, con un bastone ed una busta di carta piena di cose. Sembrava avvolta dai suoi pensieri. Dall'altra parte invece, un uomo d'affari in giacca e cravatta, calvo e con la barba che era alle prese con il suo smartphone. Probabilmente in questioni lavorative... ormai lo fanno quasi tutti, è più comodo. Di fronte a me avevo una signora con i suoi due piccoli figli. I bambini si muovevano in continuazione, non stavano mai fermi. Mentre la madre, tentava invano di tenerli zitti e fermi.
Oggi era un giorno importante per me: avrei potuto ottenere finalmente una promozione. Avevo tutto quel che mi serviva nella mia valigetta, dalla mia penna USB con diverse presentazioni al suo interno a decine di fogli sui quali avevo riportato il mio piano per l'azienda. Speravo di fare centro, perché se fosse successo avrei potuto dare una svolta alla mia vita. Una promozione equivale ad un guadagno maggiore, e quindi a più possibilità economiche. Sognavo da tempo di avere una bella casa tutta mia... quella poteva essere la mia occasione!

La metropolitana si stava fermando alla stazione subito prima della mia e la vecchietta stava scendendo. Io intanto ripassavo nella mia mente il discorso che avevo preparato... "...in questo modo, tutta l'azienda ne beneficerà! Se seguirete questo schema, vedrete che i profitti balzeranno come minimo ad un +16%...". Avevo fatto mille calcoli in quei giorni. Dalla mia avevo anche il fatto che il mio progetto avrebbe potuto funzionare per davvero! Non come tanti altri, che alla fine si rivelano tutto fumo e niente arrosto.
Stava arrivando la mia fermata. Avevo chiuso la rivista e preso la mia valigetta, mi stavo alzando. Insieme a me, anche la signora con i due bambini si stava preparando per scendere. Le porte si erano aperte ed io mi stavo avviando verso l'uscita, ma nel tragitto uno dei due bambini aveva urtato con forza contro la mia valigetta, che cadendo a terra si era aperta facendo così fuoriuscire tutti i fogli dal suo interno. E adesso?? Le porte si stavano per chiudere!
Per fortuna che l'uomo calvo e barbuto, dovendo scendere anch'esso, aveva iniziato ad aiutarmi con tutti quei progetti a terra. Infine insieme, di corsa, eravamo scesi dalla metropolitana, fortunatamente insieme a tutti i miei documenti. Si chiamava Patrick e lavorava nell'azienda accanto alla mia. 
Avevamo fatto il tragitto insieme e poi ci eravamo salutati. Era simpatico, mi aveva raccontato che domani la sua bambina avrebbe compiuto 3 anni, e che dopo il lavoro doveva cercare un regalo per lei. Io gli avevo consigliato, se ancora non l'avesse, uno di quei cavallucci a dondolo. Quand'ero piccola l'avevo anch'io, mi piaceva tantissimo dondolarmici sopra.
In ogni caso, ero appena entrata dalla porta della mia azienda, ed iniziavo a sentire tutta la pressione su di me. Ma nel contempo sapevo che avrei dovuto dare tutto il meglio di me stessa in quella sala, da lì a pochi minuti. Erano le otto meno dieci, e la riunione sarebbe dovuta iniziare alle otto precise. La puntualità è importantissima, ed io ero felice di essere già lì.
Avevo anche il tempo di concedermi un caffè. Mi rilassava prenderlo prima di qualcosa di importante.
Le 07:56... bene! Era arrivato il momento di entrare.

Brittany era in ansia. Ma nello stesso tempo, sicura di sé. Quella riunione era andata in modo perfetto. Il capo dell'azienda era d'accordo con i progetti di Brittany e decise di promuoverla a capo del progetto stesso. Da quel giorno, si era impegnata al massimo per far sì che tutto funzionasse.

Erano passati tre anni dal giorno della presentazione del mio progetto. In quel momento mi trovavo nella mia nuova casa... non ci potevo credere! Il mio sogno più grande si era avverato... e solo grazie a me stessa ed al mio impegno. Noi siamo la migliore fonte di energia per noi stessi!
Bisogna perseverare nella vita: solo così raggiungeremo tutti gli obiettivi ai quali vogliamo arrivare!

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