lunedì 28 settembre 2015

Dalla noia al terrore.

Era solo in casa. Quella sera i genitori di Adam erano fuori, il padre aveva deciso di portare la madre al ristorante per il loro anniversario di matrimonio. E lui aveva già programmato una serata a base di film e pop corn. Appena i genitori erano usciti, Adam si era catapultato in cucina, ed aveva inserito una busta di pop corn nel microonde. Intanto, aveva anche preparato il DVD con il film da guardare quella sera, un horror. Lui ne andava matto, provava ogni volta ad analizzarli e a dare un senso agli omicidi... lo divertivano.
Tirati fuori i pop corn dal microonde, li aveva presi e portati in salotto. Si era messo comodo sul divano ed aveva schiacciato PLAY.
Il film era partito. Non sapeva di cosa parlasse perché quel pomeriggio l'aveva comprato velocemente, e solo per via del titolo accattivante e della copertina con lo sfondo rosso sangue. Aveva bisogno di qualcosa per tenersi occupato quella sera, ed aveva pensato che un nuovo horror avrebbe proprio fatto al caso suo. Sperava solo di non essersi sbagliato e che quindi quella sera non si fosse annoiato.
Dopo quasi metà film, però, stava per addormentarsi... mancava poco, ma poi aveva sentito distintamente un rumore. Allora aveva abbassato di qualche tacca il volume della tv, per capire da dove fosse venuto e se l'avesse sentito di nuovo. Ma nulla, quindi tranquillizzatosi era tornato a guardare con calma il film. Ma la quiete non era durata molto: poco dopo aveva sentito un forte urlo, sembrava quello di una ragazza... un urlo straziante proveniente dalla camera dei suoi genitori. Aveva immediatamente messo in pausa il film e si era alzato in piedi. Uno sguardo terrorizzato dominava il suo volto, il viso era pallido e il suo corpo accennava un insistente tremolio.
Aveva afferrato l'attizzatoio del camino, deciso nonostante il terrore di andare a vedere di cosa si trattasse. Era scalzo, stava camminando lentamente per il corridoio, quando ad un tratto ecco un altro urlo, stavolta più forte, lungo e supplichevole del primo. All'udire quest'ultimo urlo, Adam rabbrividiva al solo pensiero di avventurarsi più in fondo di dov'era. Ma doveva farlo, in quel momento era lui il padrone di casa e doveva capire cosa stesse accadendo in quella camera. Nonostante il perenne terrore Adam si era inoltrato verso la fine del corridoio, e stava per sbucare di fronte alla porta che conduceva alla camera dei suoi genitori. Aveva avvicinato la sua mano alla maniglia della porta, la stava aprendo... aveva raccattato tutto il coraggio rimanente in sé, così l'aveva aperta di colpo, come se avesse tirato via un cerotto. Il buio. Adam stava accendendo la luce, ma all'improvviso, come un fulmine a ciel sereno un altro urlo parte dal letto matrimoniale dei suoi genitori. Si era girato verso il letto e aveva visto che c'era una ragazza mora, vestita di bianco ma con i vestiti logori, scalza e sporca che urlava come se una lama la stesse trafiggendo. Adam era scoppiato in un potente urlo alla vista della ragazza, le aveva lanciato l'attizzatoio e poi era fuggito verso il salotto, alla ricerca di un cellulare per chiamare la polizia. Ma mentre correva nel corridoio, era caduto a terra. Sentiva le urla della ragazza sempre più vicine, allora velocemente si era rialzato ed aveva continuato la sua corsa.
Ma arrivato nel salotto c'era un'altra sorpresa che lo attendeva: un uomo
mascherato che impugnava una sciabola era entrato dalla finestra, che risultava spalancata. L'uomo si era avventato contro Adam, ma lui di corsa si era voltato e stava per ripercorrere il corridoio pur sapendo che dall'altra parte c'era la ragazza inquietante sbucata dal nulla. Ad un certo punto si era ritrovato nel mezzo del lungo corridoio. Da una parte, si avvicinava l'uomo mascherato ed armato, mentre dall'altra la ragazza che urlava sempre più forte e alla quale, con la luce della stanza, si notava il viso completamente alterato... allungato e come se non avesse gli occhi.
Adam non sapeva cosa fare. Ma le cose erano peggiorate quando l'urlo era diventato come un fischio, poi sempre più simile ad una campana. Era assordante, allora rassegnato e senza idee aveva deciso di chiudere gli occhi e di rannicchiarsi su se stesso, aspettando la sua ora. Sentiva l'odore dello sporco della ragazza ed i pesanti passi dell'uomo che si avvicinavano sempre di più a lui. Aveva iniziato a piangere dal terrore infinito che stava provando.
Poi d'un tratto tutti i suoni si erano trasformati nel suono del campanello di casa sua.
Si era svegliato di soprassalto. Aveva davvero sognato tutto? Guardando la tv, il film stava ancora girando... c'era la ragazza del suo sogno inseguita dall'uomo con la sciabola. Alla vista di tutto ciò, i suoi muscoli si erano rilassati e si sentiva
più tranquillo.
Ma poco dopo, il suono del campanello, lo stesso del sogno, lo aveva fatto tremare ancora. Dopo pochi secondi però, aveva sentito la madre urlare il suo nome, e dire di andare ad aprire lei e suo padre perché avevano dimenticato le chiavi all'interno. Si era affrettato ad andare fino al portone, poi una volta aperti gli aveva spiegato che si era addormentato, ed era per quello che ci aveva messo così tanto a sentirli.
Tornato il salotto, aveva premuto STOP. non voleva più guardare quel film.

Dopo qualche minuto, Adam era a letto. Stava ripensando all'assurdo sogno di poco prima... doveva avere una mente molto condizionabile.

Poi aveva sentito un brutto odore... si era girato dall'altra parte per capire da dove venisse. Ma vide qualcosa di scioccante. La ragazza in veste bianca e logora era di fronte a lui, e urlando, gli si era avventata contro.
Adam quella sera non si era di certo annoiato.

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